Il Coaching applicato ai manager

Il coaching manageriale concorre a sviluppare una nuova cultura aziendale, il dirigente diventa un vero e proprio leader, punta su obiettivi più elevati per se stesso e per i suoi collaboratori e potrà applicare la tecnica del coaching anche a loro.

Il coach affianca il manager in un percorso che stimola a raggiungere e a migliorare i propri obiettivi e sviluppare le potenzialità personali. Il compito principale del coach manageriale è quello di aiutare il manager a focalizzare l’attenzione in maniera chiara sugli obiettivi che dovranno essere raggiunti nel pieno rispetto delle linee guida fornite dall’azienda; gli obiettivi di crescita del manager devono essere strettamente legati ai bisogni strategici dell’azienda committente.

Il coaching aziendale è un investimento che fa l’azienda in funzione di un ritorno economico: investire nello sviluppo delle persone deve ritornare valore all’azienda.

Oggetto del mandato di coaching, << l’obiettivo sul quale coach e manager dovranno lavorare >>, sono le competenze e le performance che l’azienda ritiene indispensabili per il raggiungimento di certi obiettivi di business o di sviluppo strategico.

L’intervento di coaching è comunicato dall’azienda al manager e può essere da questi condiviso o non condiviso; nel primo caso, l’intervento di coaching è accolto molto bene dal manager, che vedrà nel coach un partner, un aiuto, un supporto; nel secondo caso, il coach, può essere visto come un intruso nella propria attività, ed il coaching, anziché essere vissuto come un aiuto per centrare gli obiettivi aziendali assegnati, viene visto come un aggravio di lavoro.

In questo caso, anche se non spetta al coach spiegare il perché dell’intervento di coaching,  il coach potrebbe incontrare il manager per cercare di rimuovere dubbi ed eventuali diffidenze. Esplicare cos’è il coaching, quali sono i benefici, il proprio modo di lavorare, chiarendo che è stato chiamato, in quanto, i vertici aziendali ritengono che abbia potenziale di sviluppo in una determinata competenza, giudicata elemento critico di successo, acquisita la quale, permetterà di centrare ambiziosi obiettivi di business dichiarati dall’azienda; potrà inoltre rassicurarlo che, pur dovendo riferire ai vertici aziendali l’evolversi del percorso, saranno omesse eventuali informazioni riguardanti situazioni personali che eventualmente dovessero emergere durante le sessioni.

Un aspetto fondamentale per la riuscita dell’intervento di coaching, è la piena e consapevole collaborazione del coachee, senza la quale il risultato è compromesso ancor prima di cominciare.

Coach e coachee stabiliscono una sinergia attraverso la quale il manager è il responsabile del raggiungimento del risultato, mentre il coach si impegna a seguirlo per tutto il percorso, fino al raggiungimento dell’obiettivo.

Si instaura quindi un patto di lavoro tra coach e manager, con il quale, quest’ultimo, si impegna a rispettare gli impegni presi con il coach partecipando attivamente a quanto stabilito insieme.

Coach e coachee potranno così raggiungere l’obiettivo stabilito: la crescita del manager come individuo e come professionista.

Scrivi un commento